Il 27 luglio 2025, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno raggiunto un compromesso strategico all’ultimo minuto, evitando un’escalation tariffaria senza precedenti tra i due blocchi. Mentre Washington minacciava di applicare dazi doganali del 30% su tutte le importazioni europee a partire dal 1° agosto, è stato raggiunto un accordo per limitare questi dazi al 15%.
Cosa prevede l’accordo in breve:
Dazi doganali
Un dazio doganale unico del 15% sarà applicato a tutte le importazioni europee verso gli Stati Uniti. Questo dazio riguarda diversi settori strategici, in particolare:
- L’automobile
- L’industria farmaceutica
- I semiconduttori
Esenzioni settoriali
Alcuni prodotti considerati strategici saranno parzialmente o totalmente esenti da questi nuovi dazi:
- L’aeronautica
- Alcuni prodotti chimici specifici
- I prodotti agricoli selezionati
- Le materie prime critiche
Investimenti incrociati
L’accordo è accompagnato anche da misure economiche strutturanti:
- L’Unione Europea si impegna ad acquistare 750 miliardi di dollari USA di idrocarburi americani in tre anni.
- Le imprese europee investiranno 600 miliardi di dollari USA nell’economia americana, principalmente nelle infrastrutture e nelle tecnologie verdi.
- Gli acquisti di armamenti da parte di diversi Stati membri dell’UE sono in fase di negoziazione.
Impatti per le imprese: i punti di attenzione
Riorganizzazione delle catene di approvvigionamento
I nuovi dazi del 15% influiranno sul costo delle importazioni americane. È fondamentale per le imprese europee rivalutare le loro strategie logistiche, integrando questo nuovo parametro doganale nei loro piani di approvvigionamento.
Fine delle esenzioni automatiche
Anche se alcuni settori beneficiano di esenzioni, l’elenco definitivo deve ancora essere confermato. Gli esportatori devono prestare particolare attenzione agli sviluppi relativi ai seguenti prodotti:
- Vini e liquori
- Dispositivi medici
- Tecnologie sensibili (es. IA, componenti elettronici)
Incertezza giuridica persistente
È opportuno notare che questo accordo rimane a questo stadio preliminare. Non ha alcun valore vincolante finché non viene ratificato da entrambe le parti. È quindi previsto un periodo transitorio, con un rischio doganale elevato per le imprese coinvolte nei flussi transatlantici.
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